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4 modi di essere te stesso, ma che significa? Vediamolo insieme.
Abraham Maslow, il celebre psicologo noto per la formulazione della piramide dei bisogni umani, era frustrato dell’intervento su un individuo singolo.
Mi spiego meglio. Lui riteneva che l’impatto per la società e il benessere, sia individuale che collettivo, fosse molto limitata lavorando one-to-one, un terapeuta per un paziente alla volta. One-to-one fuori senza poter interagire e intervenire sul contesto più ampio.
Anche calcolando migliaia di terapeuti per migliaia di clienti, la leva sul cambiamento e sulla qualità dei risultati sarebbe comunque molto bassa rispetto ad un intervento sistemico.
Per intervento sistemico mi riferisco al contesto in cui il cliente non è il singolo, l’unità diventa la famiglia o l’azienda che, come sappiamo, sono composte da tante persone.
Ora potresti pensare “minkia che novità”.
Ma ti dirò due cose. Maslow lo diceva quando ancora era utopia e in realtà, specie in Italia in molti contesti è ancora utopia a tutti gli effetti. Soprattutto è utopia COME viene effettuato l’intervento e il suo senso.
Oggi credo che sia proprio la costruzione di imprese sane, costituite da un ambiente che produce benessere, dove le persone possono essere veramente delle risorse umane valorizzate. Imprese sane dalle fondamenta, il che richiede una potente ristrutturazione in molti casi.
E se è vero che serve molta motivazione per fare un passo del genere, credo che il rischio di estinzione sia una motivazione più che valida, molto di più dell’azienda che stenta ma va avanti, dove si soffre e dal clima pesante, competitivo, frustrante.
Proprio come le famiglie, che finchè tirano avanti anche se sono dei veri e propri inferni, mantengono la loro struttura.
Squadra che va avanti facendo schifo non si cambia
E non è una critica la mia, ma una constatazione. Ci sono persone che si trovano bene e non si lamentano o prutroppo non hanno i mezzi è quello è il miglior modo di andare avanti. Delle volte non hai l’accesso giusto alle informazioni di cosa sia possibile e come.
Questo è il senso di questo e degli altri articoli, dirti “guarda che si potrebbe vivere meglio”.
Questo discorso quindi vale sia per l’imprenditore che per i dipendenti dentro e fuori l’azienda.
La divisione personale-professionale è errata/limitante come il paradigma mente-corpo.
Il problema principale di questa scissione e di perdere il senso della loro stretta interconnessione di livelli che può procurare effetti dannosi notevoli.
Molte persone che si rivolgono a me, hanno un ambiente di lavoro traumatizzante, capi inadeguati, e spesso loro in qualità di dipendenti, anche di alto profilo, sono i migliori lavoratori.
La cosa importante è lavorare VERAMENTE sulle risorse umane.
Non per finta come mettere a posto le sdraio sul titanic come molti fanno. Per pulirsi la coscienza, come copertura, per tenere buone le acque in modo ipocrita, oppure illudendosi di fare veramente qualcosa di utile.
In questo modesto articolo, voglio intanto mostrarti 4 modalità che se applicate, anche solo da te che leggi, possono portare ad un tuo benessere e ad una migliore integrazione all’interno del tuo posto di lavoro così come all’esterno nella vita “privata”.
Ma l’ideale sarebbe quello di adottarle in modo da rappresentare lacultura condivisa, in modo da avvicinarsi verso la costruzione di un’oasi potenzialmente paradisiaca.
Dico potenzialmente perchè in gioco ci sono tantissime variabili e fattori che non approfondirò qui.
So già che molti storceranno il naso e penseranno “seh, in questo ambiente non sarebbe impossibile o inadeguato” e sono d’accordo che sia in alcuni casi una lunga strada da percorrere. Ma rimane una strada giusta e che non elimina i vantaggi che si hanno attraverso le modalità attualmente utilizzate, anzi.
Richiedono una grossa trasformazione? In molti casi si e graduale.
Se tu sei un dipendente sarebbe anche il caso di pensare di muoverti verso una nuova azienda più vicina a questo modo di concepire il lavoro, in modo da traslocare verso lidi più felici invece di essere costretto a lamentarti per la frustrazione generata da un ambiente depotenziante.
Alla base dei principi indicati sottendiamo la distinzione tra la cultura del controllo e la cultura della fiducia. Qualcuno le chiamerebbe antinomie.
I quattro modi appartengono ovviamente alla cultura della fiducia.
Vediamo insieme queste 4 modalità di essere te stesso:
#1 di 4 modi di essere te stesso – Riduci la formalità all’essenziale
Uno dei due elementi che rappresentano la patologia è la rigidità.
La formalità inevitabilmente ti irrigidisce mettendoti un gesso che ti protegge ma ti imprigiona. Ma imprigiona anche il tuo interlocutore.
E’ uno scudo protettivo molto costoso che esprime una serie di incapacità relazionali. Toglie una serie di possibilità di espressione e di creatività, strutturando paletti e distanze tra le persone. Richiede tanta forza di volontà per fare cose che non senti veramente a cui devi piegarti.
L’effetto è l’alienazione.
#2 di 4 modi di essere te stesso – Metti il meglio di te in quello che fai (compartimentizza)
Tutti noi abbiamo pregi e difetti. Anche se ciò che è difetto dipende dal contesto. Il nostro impegno per noi e per gli altri dovrebbe essere quello di mettere in campo il più possibile le nostre qualità più caratteristiche e caratterizzanti proprio come risorsa per gestire le situazioni più difficili invece di finire per fare che queste attivino il nostro peggio.
Compartimentalizzare significa non portare a casa i problemi di lavoro e viceversa.
Se sono pignolo, in un attività di minuzioso controllo di dati, sarà perfetto. Tornare a casa e scassare il partner per ogni piccola cosa fuori posto, molto meno funzionale alla costruzione di un rapporto piacevole e sano. Ecco che ritorna la necessità di sviluppare flessibilità e di diventare padroni di se stessi.
La maggior parte delle persone si subisce passivamente e senza alcun potere percepito.
Da lì la famosa frase: “sono fatto così”
#3 di 4 modi di essere te stesso – Non adattarti al tuo lavoro, allineati ad esso
Adattarsi è un po’ come rassegnarsi. Il compromesso è parente dell’adattamento. Sarebbe come decidere di segarsi una parte del corpo per mettere dentro quello che ci sta. Invece la strada vincente è la sinergia ovvero trovare la terza via costituita dall’intersezione tra me e l’azienda.
Non sempre è possibile allinearsi, il prerequisito è conoscersi per andare in un luogo a noi consono.
Mantenere fede ai propri valori e principi senza andare contro le richieste aziendali e possibile e richiede molta creatività. Tuttavia sarà un esercizio utile e di notevole crescita , che ti porterà un boomerang di benefici.
#4 di 4 modi di essere te stesso – Individua le ferite e lavoraci
Il lavoro è un luogo di opportunità inestimabile per diventare la versione migliore di te stesso perché inevitabilmente ti porta ad urtare con i tuoi punti dolenti che appunto fanno male. L’unico ambiente più “triggerante” è la coppia 🙂
Come mai il capo riesci ad irritarti? Quali corde tocca quel particolare collega? Come è possibile la presenza di schemi ricorrenti nella tua carriera?
Ed infatti le difese che hai messo in atto nella tua vita ti impediscono di vedere e accedere alle ferite per curarle. Le situazioni più stressanti sono solitamente quelle da tenere d’occhio perché è dove si attivano gli schemi maladattivi.
Gli schemi maladattivi sono le lenti attraverso cui guardi la realtà in modo distorto, che ti fanno stare male, amplificare ciò che è doloroso in una situazione, e agire in modo controproducente.
Puoi lavorare su queste lenti da solo fino ad un certo punto.
Ad esempio leggendo, facendo esercizi specifici magari tratti proprio dai libri, ma per arrivare in profondità senza girarci intorno, c’è bisogno di affidarti ad un professionista, non ci sono altri modi e non è possibile farlo da solo.
Per ora ti saluto alla prossima e mi raccomando,
Stay cushy, not pushy !
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La guida per la tua evoluzione comoda. Sono Psicologo-Psicoterapeuta, Trainer-Coach. Ideatore della Strategia Quietmood. Direttore del centro Quietmood di Bologna e direttore della collana BINARIO| libri x evolversi della Dario Flaccovio Editore. Autore del libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE, Flaccovio Editore, 2022
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