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Oggi un tema molto discusso è quello della distrazione di massa. Persone distratte che hanno uno span di attenzione bassissimo che non supera i 15 secondi.
Ma le persone non sono distratte. La loro attenzione, la tua attenzione, viene costantemente spostata. E più preoccupante della distrazione, a mio avviso, è la cancellazione. L’oblio.
Per quanto riguarda l’attenzione, non è una questione di forza di volontà, di quanto sei bravo a resistere e a mantenere il focus.
Focus. Parola che ha assunto non a caso una rilevanza prioritaria conquistando l’attenzione delle persone 🙂
In verità la lotta per l’attenzione è diventata spietata nella nostra epoca:
tu cerchi di ottenere attenzione, i tuo i genitori vogliono attenzione, le persone intorno a te vogliono attenzione, i politici vogliono attenzione, gli insegnanti vogliono attenzione, i guru vogliono attenzione, i videogiochi vogliono attenzione, gli amici vogliono attenzione, il fidanzato/a vuole attenzione, i brand vogliono attenzione e così via.
Credo che a questo punto il concetto sia chiaro… a no manca il cane… anche il cane vuole attenzione, ma lui non si deve sforzare ahah (il gatto no… ed è così che la ottiene)
Da una parte ci sei tu che ti sforzi disperatamente per cercare di mantenere una disciplina, dall’altra tutto il mondo che si ingegna per studiare metodi sempre più sofisticati per “hackerare” la tua attenzione e farti saltare tutti i programmi.
Un’allerta continua dove tutto sembra essere fondamentale come le righe sottolineate di un libro.
L’effetto è che se tutto è importante, niente lo è veramente.
Una lotta impari potremmo dire, che però non impedisce di farti sentire una schifezza alimentando un senso di inadeguatezza che non accetta consolazioni di nessun tipo.
Perchè alla fine senza disciplina rimani con un pugno di mosche in mano (sperando che non si fossero da poco poggiate sul loro totem preferito).
Attenzione e disciplina sono concetti strettamente correlati insieme alla memoria. Senza attenzione non c’è memoria senza memoria non c’è disciplina, ma la memoria ha un funzionamento complesso che coinvolge altri processi come ad esempio la comprensione. Questo significa che anche con l’attenzione, la memoria può fallire e con sé la disciplina per mancanza di comprensione e soprattutto di assimilazione.
Se tu sei attentissimo per 2 minuti, 5 minuti, 1 ora, 1 giorno, 2 giorni potrebbe non essere sufficiente perchè verrebbe immediatamente cancellato dall’informazione successiva che impedisce l’immagazzinamento e il consolidamento delle informazioni.
Anche per questo la scuola ha poco senso. Fai un esame all’università e dopo passi ad un altro e così via. Cosa ti sarà rimasto del primo esame? Francamente credo che esistano modi più efficienti per facilitare il vero apprendimento e non uno così faticoso che al massimo ti permette di conservare il 15 % delle nozioni, per essere molto buoni.
Ecco perchè la definisco l’ERA DELLA CANCELLAZIONE.
Guardo il feed di Facebook, leggo una battuta rido, sembra la cosa più bella della terra, vado avanti ed è come se non fosse mai esistita. Poi passo a Instagram, TikTok e così via.
Di base quelli citati possono essere potenti strumenti di distrazione di massa, anche se non è detto, rimangono pur sempre strumenti aperti a vari utilizzi, anche se è indubbio che favoriscano la cancellazione più che la ritenzione e l’assimilazione delle informazioni.
Dopo un pò tutto cancellato e si riparte da capo, in un presente perenne senza memoria.
Ora sto estremizzando, sia chiaro, ma il trend è paurosamente sbilanciato verso questo precipizio:
Le persone sono come dei malati di Alzheimer senza Alzheimer.
Come si può riuscire a mantenere l’attenzione, il focus, sviluppare la disciplina necessaria a realizzare ciò che desideri, sempre che tu lo sappia (cosa desideri) ? Come farlo in modo comodo senza forzarsi, senza dover essere Ercole di fronte alle 7 imprese?
Non saranno nemmeno i numerosi integratori che moltiplicano la concentrazione che guarda caso stanno entrando in commercio promettendo miracoli, che ti aiuteranno senza prima imboccare la retta via.
Anzi anche qui si aprirebbe un mondo….sai anche la cocaina e l’anfetamina aumentano la concentrazione? Peccato che smascelli, diventi paranoico, depresso e….ah si….come si dice….un drogato.
Vediamo intanto i 5+1 errori che ti farebbero fallire in questa impresa apparentemente titanica. Titanica anche perchè non ti sto parlando di 5 (+1) errori che dopo che li saprai sarai a posto.
Se sei uscito dalla tua zona di comfort e ti sei allontanato non è colpa mia, nemmeno tua. Fatto sta che sei uscito e rientrare per essere comodi richiede qualche manovra.
Il massimo che posso fare qui è metterti sulla direzione giusta togliendoti dalla cattiva strada (non a caso dirigo la collana di libri BINARIO ahah) :
ERRORE 1. USARE LA FORZA DI VOLONTA’ PER ESSERE DISCIPLINATI
“adesso mi ci metto e non voglio sapere niente”
“spengo il telefonino e lavoro”
“da domani sveglia alle 6.00 e si parte col programma, basta cazzate”
(pensare di) Decidere e impegnarsi, promettere a se stessi sono azioni altamente sopravvalutate.
Eppure continuo a sentirle ogni giorno dai Guru del coaching:
“DECIDITI! Niente scuse!”
Se ci provi l’effetto più tipico è quello di deluderti di te stesso, abbassare l’autostima, incrementare il tuo senso di inadeguatezza.
Non si può decidere o promettere ciò che non si ha idea di come mantenere e non funziona che se prometti “in qualche modo farai”.
“E ma qualcuno fa cosi e ci riesce”
Sei sicuro che sia decidere e promettere che gli fanno ottenere quel risultato? E poi l’eccezione conferma la regola più che confermarla.
Eppure fin da bambino/a ti hanno scassato con questa cosa dell’impegno.
“Ha le capacità ma non si applica”
Ti suona familiare? Ma sarà che forse non sai insegnare, non sai gestire un gruppo o cosa di questo tipo e per questo non mi applico?
Promettere, decidere, impegnarsi su ciò che senti essere qualcosa che puoi portare a termine senza forzarti e che è prevedibile nello scenario futuro.
Se la tua fidanzata ti chiede: “ mi prometti che mi amerai per sempre?” Dire si, al di là del suo valore romantico, anche se in quel momento lo senti davvero, sarebbe una promessa pericolosa semplicemente perchè non è prevedibile, e anzi è un modo di facilitare la rottura futura della coppia.
Puoi solo confermare l’amore che provi in quel momento. E su una cosa del genere l’auto-disciplina ci entra relativamente.
Parlando di emozioni, l’euforia è pericolosissima, specie se confusa con la gioia.
ERRORE 2. NON INTERVENIRE SULLO STATO DI ALLARME PERENNEMENTE ATTIVATO (E SUL TRAUMA)
L’allarme genera fretta che fa perdere la lucidità generando l’effetto affogato. E’ auto-disciplina addio.
L’angoscia dell’affogato lo spinge ad aggrapparsi maldestramente a tutto quello che gli capita sotto tiro e invece di salvarsi, rischia di far affogare anche chi lo voleva salvare. Nella maggior parte dei casi, in questo stato, incontri il gatto e la volpe.
Non c’è bisogno di aver subito grossi traumi oggi per essere costantemente allarmati. La stimolazione con cui veniamo bombardati è di per sé traumaticamente attivante. Se poi si aggiungono le esperienze traumatiche vissute personalmente nella propria storia, vivi praticamente in costante ritraumatizzazione.
Biasimeresti una persona traumatizzata se fa fatica a mantenere l’attenzione e la disciplina?
Il deficit di attenzione e iperattività è spesso correlato ad una condizione pregressa traumatica. Nel trauma il cervello è costretto ad un iper-lavoro per monitorare è schivare qualsiasi stimolo sensoriale e informazione che possa far riaccedere al trauma, anticipando ed evitando.
E’ come vivere in un campo minato.
E tu così pensi di poter raggiungere la disciplina? Ma poi perchè ci tieni tanto?
ERRORE 3. NON SAPERE COSA DESIDERI E PERCHE’
Questo errore nasce principalmente dall’ignorare come funzionano i bisogni umani.
La domanda da porti è: “di cosa ho bisogno?” e non “che cosa desidero” o “quali sono i miei obiettivi”.
Desideri e obiettivi verranno di conseguenza come effetto naturale rispondendo correttamente alla domanda sui tuoi bisogni, che comunque non è semplice perchè implica la capacità di ascoltarsi. L’alfabetizzazione all’ascolto emotivo e cognitivo questa sconosciuta.
Non esiste disciplina che non sia disciplina emotiva. – Dr Emilio Gerboni
Che non vuol dire avere la meglio sulle proprie emozioni, presunte debolezze e capricci, ma comprenderle e comprendersi. Le emozioni sono il faro della tua esistenza, ma senza capacità di ascolto profondo, di saper osservare da più angolazioni e prospettive, diventano la trama del tuo copione fallimentare che tenderà a reiterarsi.
ERRORE 4. USARE TECNICHE E STRATEGIE INADEGUATE O NON AVERLE PER NIENTE
La prima strategia errata è al punto numero 1: usare la forza di volontà. Tutte le tecniche che appartengono alla categoria “forza di volontà” funzionano a chi non servirebbe (che è un modo carino di dire che non funzionano).
Ogni tecnica e strumento deve essere prima di tutto fattibile per te, piacerti, calzare con la tua personalità, calzare con il contesto e seguire una strategia che non faccia uso della forza di volontà (ti potrei suggerire la strategia quietmood, che ne dici? :-). ).
E’ bene non confondere le tecniche della cosiddetta gestione del tempo con quelle tese ad acquisire l’auto-disciplina, altro errore che vedo fare spesso.
“Uso la to-do List così mi disciplino…”
No, perchè funziona se sei già auto-disciplinato, altrimenti fai solo del gran caos aggiuntivo.
ERRORE 5. NON AVERE UN PIANO SOLIDO ED EQUILIBRATO DA SEGUIRE
Non impossessarsi del progetto della propria vita significa fare della propria esistenza un accidente.
(Irvin D. Yalom)
E la vita diventa un “accidente” abbastanza sballottato in un mondo che ha le caratteristiche elencate all’inizio dell’articolo, dove tutti corrono a caccia di attenzione, di farti entrare nel loro piano, o nel tentativo di replicare il piano di un’altra persona per uscire dalla confusione e dall’angoscia che non hanno la capacità e la possibilità di snodare.
Qual è il primo passo? Senza dubbio quello di uscire dallo stato di allarme come dicevano nel punto 2.
“no ma io non sono in allarme”.
Ti faccio il test per diagnosticarlo, pronto? E’ solo una domanda:
Quando ti fermi, quando stai fermo, come ti senti? Stai comodo o sei irrequieto?
Agitato? Pensi di perdere tempo? L’ansia aumenta? L’irrequietezza?
Bene, penso che hai capito e non c’è bisogno di andare oltre. Se hai risposto all’interno di quel range di risposte significa che il tuo cervello è in allarme= traumatizzato.
“E ma allora lo sono tutti!”
Tutti tutti no, ma quasi. Ti stupiresti se tutte le persone che vivono in uno stato in Guerra fossero tutte più o meno traumatizzate? No giusto?
Esatto.
ERRORE BONUS. ACQUISIRE L’AUTO-DISCIPLINA DA SOLO
Sembra un pò un contro-senso ma l’auto-disciplina non l’acquisirai da solo. In parte per le ragioni che abbiamo detto prima, ci sono dei passaggi che vanno fatti insieme ad una guida, anche solo per accelerare il processo.
Ma se ragioni il vero (apparente) controsenso è che ci vuole disciplina per sviluppare auto-disciplina. Ma se non hai l’auto-disciplina non puoi sviluppare l’auto-disciplina ahah
Capito il trabocchetto?
Anche l’auto-ipnosi si apprende attraverso l’ipnosi elicitata da un ipnotista esperto (non uno che ha imparato in un corso di due giorni at the University of Ferrero Rochet con l’allievo dell’allievo dell’allievo di un tizio che conosceva la PNL che ha “modellizzato” il metodo di Milton Erikcson).
Più sei dotato di disciplina autonoma, più sali verso livelli di auto-gestione senza aiuto esterno ma solo in quelle cose che hanno senso.
L’auto-didatta, che utilizza supporti esterni per apprendere ma non viene seguito passo passo da una persona in carne ed ossa, deve possedere già una skill decente di auto-disciplina e di apprendimento. Altrimenti è una perdita di tempo.
Per oggi sull’auto-disciplina è tutto amigos che hai avuto l’auto-disciplina di arrivare a leggere fino qui 🙂
Stay Cushy, not Pushy
p.s.
Nella Quietmood Academy lavoriamo su tutte le skills fondamentali per costruire il proprio stile di vita comodo fuori dal frastuono di questo mondo angosciante (ma senza isolarsi o escludersi, tutt’altro).
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La guida per la tua evoluzione comoda. Sono Psicologo-Psicoterapeuta, Trainer-Coach. Ideatore della Strategia Quietmood. Direttore del centro Quietmood di Bologna e direttore della collana BINARIO| libri x evolversi della Dario Flaccovio Editore. Autore del libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE, Flaccovio Editore, 2022
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