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la delusione ti apre gli occhi e ti chiude il cuore”, Anonimo
Come affrontare la delusione senza chiudere il tuo cuore? La delusione è un sentimento di amarezza che scaturisce dal constatare che la realtà non corrisponde alle tue aspettative o alle tue speranze.
Una percentuale molta alta di richieste di supporto mi è arrivata negli anni, proprio in seguito ad una delusione.
Le cose non erano andate proprio come la persona si aspettava e doveva anche gestirne le conseguenze.
Anche l’essere colti di sorpresa, svela, come vedremo, delle aspettative occulte che “tutto andrà bene” 🙂
La famosa presupposizione, che io considero, ironicamente, la madre di tutte le cazzate.
Quali sono i fattori che rendono più acuto il dolore della delusione? L’equazione della delusione è costituita da questi elementi:
- grado di certezza che il risultato atteso si realizzi
- livello di desiderabilità del risultato
- livello di importanza del risultato all’interno della tua visione del mondo
- tempo dedicato ad ottenere il risultato senza raggiungerlo ma inseguendolo
- rete di conseguenze collegate alla (non) realizzazione del risultato
Moltiplica la somma di questi elementi, che chiameremo “livello illusivo”, con la differenza tra risultato effettivo e risultato atteso.
Es. moltiplicando il livello illusivo su una scala da 0 a 10, con punteggio 10 per ogni parametro e quindi totale somma 50, con la differenza tra risultato effettivo su una scala da a 10 =0 (na schifezza) e risultato atteso 10=10 (risultato ambizioso), la delusione sarà -500.
In caso di risultato positivo parleremo di sorpresa e soddisfazione (sempre illusiva perché sarà lo scarto di aspettative comunque errate nella previsione 🙂 ).
Molte vite sono costruite, come vero e proprio stile di vita, nell’attesa che si realizzi un risultato che non arriva mai.
Una sorta di sport, molte volte escogitato dalla tua mente proprio per evitare la scottante ferita della delusione.
Il problema serio è quando diventa certo che questo risultato non si realizzerà mai o se ne realizza concretamente uno opposto a quello desiderato. Esplode la bomba della delusione.
Accompagnata dall’amica frustrazione, che come abbiamo visto in un altro articolo, si nutre amabilmente delle tue aspettative.
Avrai compreso che la botta può essere piuttosto forte, ancora peggio se posticipata e caricata nell’attesa del raggiungimento del risultato (vedi l’equazione che include il fattore tempo).
Per questo diventa fondamentale sapere come affrontare la delusione dei risultati nel lavoro e nella vita.
Certo tu mi potrai dire: “ma io non voglio superare la delusione ! Voglio raggiungere i risultati ! Voglio realizzare i miei sogni!”
Si, lo so.
Ma per raggiungere i risultati è necessario vedere la realtà per quello che è, invece di sperare a tutti i costi che la realtà sia quello che tu vorresti fosse.
Ho parlato nel mio libro del problemino che abbiamo nella cultura occidentale costruita attorno al concetto di “ideale”.
Molti business (la maggior parte in realtá) devono il loro successo alla vendita di speranza di ottenere risultati incredibili, spesso nel modo più semplice possibile.
Altri invece ti dicono che se vuoi raggiungere il super risultato devi farti il culo. Sembra più credibile, ma serve solo a rimbalzare la responsabilità.
Fanno comunque entrambi leva sul tuo desiderio di liberarti della frustrazione ottenendo il risultato desiderato, anche se questo molte volte é proprio impossibile da raggiungere o da promettere.
Spesso il risultato è proprio sbagliato a monte, molte volte non-etico, quasi sempre miope.
Le persone sono più orientate a cercare ciò che desiderano, invece che ciò di cui hanno realmente bisogno.
Del resto viviamo nella società dell’evitamento e della cancellazione, che deriva sempre di più verso la società della falsificazione distorta e dopata a base di IA.
“riconquista la tua ex” (non puoi capire quanti ce ne sono in giro)
“diventa milionario in tre settimane”
“automatizza la tua azienda e rilassati senza fare niente”
“blocca l’invecchiamento e rimani con la pelle di una ventenne”
….e potrei andare avanti all’infinito.
Non credo che miglioreremo molto come esseri umani se non siamo in grado di discernere queste promesse farlocche, cercando disperatamente di disfarci del fardello delle nostre emozioni, invece che ascoltarle e prendercene cura.
Cioè, se la tua o il tuo ex non vuole stare con te, un motivo ci sarà? Vuoi per caso diventare uno stalker?
La soluzione che emerge spontaneamente da questa logica (almeno nella mia testa) è che l’unica via perseguibile per evitare l’impatto della delusione è la disillusione.
Disilludersi non significa affatto diventare persone ciniche, pessimiste, persone che si sono arrese e si accontentano, bensì persone che possono vedere le cose come sono serenamente, senza drammi, e volgerle a proprio favore.
Perché le accettano e le accolgono e non è un problema.
Babbo Natale non esiste, e tu ti diverti lo stesso (mi auguro), giocando con l’immaginazione come se esistesse.
Se davanti a me c’è un muro, non vedere quel muro non eviterà di andarci a sbattere contro, anzi.
Vederlo invece mi permetterà di aggirarlo o usarlo come leva per arrampicarmi in alto, ad esempio.
La disillusione é l’unico modo di poter agire in modo pragmatico e lucido, sulla base dei feedback che ritornano indietro dalle tue azioni.
Molti imprenditori non amano l’analisi dei numeri perché é spietata e spesso proietta un’immagine non desiderabile, un pò come lo specchio non ci riporta un’immagine della persona in super forma che vorremmo essere.
Mettersi in condizione di poter vedere i numeri, senza sprofondare nell’angoscia è cruciale.
A proposito di questo, recentemente sono andato a vedere uno spettacolo di Stand Up divertentissimo di Daniele Fabbri.
A un certo punto Daniele ha chiesto al pubblico quanti erano proprio ma proprio soddisfatti del loro corpo.
Le braccia alzate erano veramente poche, in una platea di almeno 100 persone.
Non sarà che forse il nostro standard occidentale per sentirci ok con il nostro corpo sia un pochino sballato o facciamo veramente tutti schifo? 🙂
E soprattutto, è veramente così terribile come cosa non essere tutti super fighi?
Ogni delusione presuppone alla sua base la presenza di una o più illusioni latenti.
Non è molto facile identificare le illusioni senza averci sbattuto contro e in questo articolo sto parlando dello scenario nel quale hai sbattuto il muso contro dei risultati che non arrivano o che non soddisfano le tue aspettative.
La delusione può quindi aiutarti a mettere più a fuoco la tua visione e generare una maggior capacità previsionale.
Del resto l’esperienza a questo servirebbe e non è che l’esperienza è proprio evitabile.
A proposito, ti invito a leggere la legge di inevitabilità di cui parlo nel mio libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE .
Identifichiamo allora le tipologie di delusioni:
- delusione sullo sforzo richiesto per raggiungere un risultato – ci vuole molta più fatica di quanto pensassi.
- delusione sulle conseguenze generate dall’ottenimento di un risultato – pensavi di raggiungere fama e gloria e invece non ti calcola nessuno nonostante il traguardo raggiunto.
- delusione sulla velocità di raggiungimento di un risultato – ci vuole molto più tempo di quanto pensassi.
- delusione sugli ostacoli tra te e il risultato – pensavi fosse una strada spianata in discesa e invece e un salto ad ostacoli in salita.
- delusione sulla stabilità del risultato – una volta raggiunto, mantenerlo e molto più ostico di quanto immaginavi.
- delusione sulle emozioni provate dal risultato – invece di saltare di gioia, ti senti moscio e stanco.
- delusione sulla centralità del risultato – pensavi che fosse un risultato importante e fondamentale, invece ti rendi conto che è marginale.
Come affrontare la delusione dei risultati che non arrivano efficacemente allora?
Ecco alcuni passi che ti aiuteranno a gestire con il minor impatto possibile e addirittura traendo dalla delusione degli spunti utili per la tua evoluzione:
1. metti in conto la possibilità di essere deluso
Hai presente quando qualcuno ti tira un pugno sullo stomaco quando non te lo aspetti? Fa senz’altro molto più male di quando sai che può arrivare perchè sei predisposto ad incassarlo.
Questo no significa essere perennemente in tensione, ma bensì addestrati ad una reattività e ad un riflesso protettivo che non ti lascia completamente sconcertato.
La flessibilità è possibile proprio grazie alla presenza di opzioni, varianti e alternative che ti fanno cadere sul morbido.
L’airbag nasce proprio dalla constatazione che è possibile schiantarsi con la macchina e non certo dall’idea che tanto “andrà tutto bene” 🙂
Canta insieme a me:
“Io penso negativo è così son vivo, così son vivo !” (puoi cantarla alla Jovanotti se vuoi)
2. Lascia defluire le inevitabili emozioni negative
Proprio come un raffreddore non richiede di intervenire sul sintomo con medicinali che ne blocchino l’espressione, ma lasciando che faccia il suo corso, lo stesso vale per la delusione.
La delusione è molto correlata con il lutto, dove esistono delle fasi ben definite. La fase di negazione l’abbiamo gestita con il primo punto 🙂
Le altre fasi, quella di rabbia e depressione le possiamo lasciar esprimere, ad esempio attraverso la scrittura, esprimendo liberamente i nostri sentimenti di sfogo e di tristezza.
La cosa più importante però è svelare e sciogliere i sentimenti di senso di colpa e di vergogna legati al mancato raggiungimento del risultato.
Sentirsi ok a prescindere è un vero risultato cruciale da perseguire.
3. impegnati nel gestire le conseguenze del mancato risultato
Per non essere cornuto e mazziato, è bene non perdere di vista gli effetti negativi che il mancato risultato ha prodotto nella tua vita.
Ad esempio se hai fatto un investimento che non ha portato il ritorno sperato, ma bensì una perdita, è bene occuparsi della perdita in modo da recuperare il danno subito con calma, lucidità e intelligenza ( non a caso, il passo 3 viene dopo il passo 2).
4. Apprendi facendo tesoro dell’esperienza fatta
Tutti parlano di apprendere dagli errori commessi o dalle situazioni della vita che non vanno come vorremmo, ma pochi effettivamente lo fanno, entrano in loop infiniti di tentativi di negare la realtà.
Il punto 1 è per questo cruciale. Questo è il punto 4. Si, sono in sequenza i passi, sto cercando di fartelo capire in tutti i modi 🙂
L’apertura mentale a questo punto dovrebbe iniziare ad essere disponibile, è quella della curiosità.
Incuriosirsi di ciò che è avvenuto, ricostruire l’intreccio del pattern che ha condotto ad un risultato diverso da quello che attendevi, per illuminare la tua visione e vedere ciò che non eri in grado di vedere.
Potrebbe essere un altro punto, ma inserisco brevemente qui, che oltre a capire, bisognerebbe addestrarsi e documentare gli apprendimenti attinti dall’esperienza delusiva, per evitarla in futuro e muoversi verso i risultati desiderati nel modo corretto (se possibile ottenerli).
Uno degli apprendimenti che puoi fare è senz’altro quello di sincronizzarti meglio con il territorio nel quale ti stai muovendo, rivedendo tutti i parametri che ho elencato nella lista delle tipologie di delusioni.
Come fa un navigatore, ricalcolare il percorso per arrivare a destinazione.
5. Approfittare per curare ferite vecchie e “sformazioni” provenienti dal passato
Molte volte, certi copioni, certe situazioni che portano a risultati indesiderati, provengono e si sono strutturati dal nostro passato, da esperienze traumatiche o da apprendimenti disfunzionali acquisiti che hanno avuto un forte impatto emotivo.
Ad esempio, io continuo a cantare sbagliando le parole di alcune canzoni in inglese perchè da bambino cercavo di indovinare i suoni delle parole e da adulto ancora le canto allo stesso modo 🙂 ( fenomeno frequente )
La delusione, trasformata in curiosità, può darti la giusta predisposizione ad esplorare e ripulire da questi antichi condizionamenti che ti bloccano e alimentano la fioritura di illusioni protettive.
E’ inutile provare ad avanzare con il piede libero, quando l’altro è incastrato in una buca.
Prima bisogna tirare il piede dalla buca, per muoversi liberamente e in tutta comodità 🙂
E’ tutto per questo articolo.
Stay cushy, not pushy !
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La guida per la tua evoluzione comoda. Sono Psicologo-Psicoterapeuta, Trainer-Coach. Ideatore della Strategia Quietmood. Direttore del centro Quietmood di Bologna e direttore della collana BINARIO| libri x evolversi della Dario Flaccovio Editore. Autore del libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE, Flaccovio Editore, 2022
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