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Tutti vogliamo fare bene. Non conosco praticamente nessuno che voglia sbagliare volontariamente. Questo è un dato di fatto. Ma come si può far bene se si ha paura di sbagliare?
La nostra cultura di appartenenza Europea pone in sè i semi della formazione della paura di sbagliare. I nostri familiari ed educatori ne sono intrisi e, pertanto, la vivono come una verità insindacabile che viene inevitabilmente trasmessa in modo virale.
L’errore è visto come un mostro repellente da evitare come la peste e le conseguenze dell’errore percepite come devastanti da tutti i punti di vista:
onta sociale, malessere psicologico, svantaggi pratici, danni fisici etc.
Va da sè che la nostra energia viene investita completamente nel fare di tutto (capriole, salti mortali, piroette etc.) per evitare di sbagliare. In un mio post popolare della mia pagina facebook esemplifico alcune modalità funamboliche tentate per evitare di accettare gli errori commessi causati dalla stessa paura di sbagliare:
Capita nella vita di voler costringere il nostro piede ad entrare in una scarpa che non è della nostra misura. Si chiede aiuto affinchè questa scarpa si adatti al nostro piede o il nostro piede si adatti a questa scarpa, quando la terapia è riconoscere che la scarpa non calza, mollarla e poi indossarne una che ci calzi a pennello 🙂 P.S. se le scarpe non entrano perchè i piedi sono gonfi, prima sgonfiarli 🙂 Posted by Dr Emilio Gerboni – Psicologia Evoluta on Martedì 14 luglio 2015
Una parodia della paura di sbagliare la rappresenta uno dei miei comici preferiti Maccio Capatonda con il suo personagglio Padre Maronno con la celebre espressione:
E se poi te ne penti?!”
Ma nemmeno il più abile funambolo potrebbe evitare di sbagliare attraverso meccanismi funambolici in quanto l’errore rientra nella categoria dei fenomeni appartenenti alla LEGGE DELL’INEVITABILITA’.
Questa legge che ho formulato nel corso della mia esperienza clinica, empirica e di vita, non rigurada il fatalismo, il destino o altri concetti di natura New Age, ma bensì una evidenza così evidente da risultare invisibile ai più, accecati dalle premesse della propria cultura e dalle sue varie demonizzazioni di cui sopra e dalle sensazioni ed emozioni conseguenti che bloccano il normale flusso della propria mente. La legge indica come la categoria “sbagliare” rientri nei fenomeni inevitabili della vita.
Inevitabile vuol dire che non può essere evitato=accadrà sicuramente a dispetto (ed anche a causa) di tutto quello che si fa per evitarlo 🙂
Questa legge implica che tutto ciò che è inevitabile come gli errori va affrontato di petto e senza indugi.
Bisogna trovare una posizione e un sistema per gestirlo e utilizzarlo. Quello che accade se si evita di sbagliare o si assume una posizione inadeguata e un sistema sbagliato (per l’appunto) è che si possono generare come beffa diabolica, dei disturbi di ordine superiore oltre che limitazioni delle proprie possibilità e stili di vita. Ecco 7 tra le principali problematiche descritte nella loro connessione con la paura di sbagliare, ovvero generati per difendersi e prevenire la possibilità di sbagliare:
1. DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
Per evitare gli errori così temuti la persona potrebbe iniziare a mettere in atto rituali preventivi, propiziatori o riparatori (se l’errore venisse malauguratamente commesso nonostante tutti gli sforzi di evitarlo).
Ad esempio per evitare di sbagliare a chiudere il gas la persona potrebbe effettuare un numero prestabilito di controlli e verifiche al fine di rassicurarsi di non commettere l’errore. Questa cosa può espandersi in modo dilagante a tutte le azioni anche minime quotidiane, rendendo la vita impossibile e in realtà incrementando l’insicurezza di aver realmente evitato l’errore e la paura di sbagliare.
L’escalation può portare spesso a paure grottesche iniziando a dubitare di tutto a discapito di qualsiasi evidenza di errore commesso. Ad esempio si potrebbe temere di aver investito qualcuno con la macchina per strada e tornare indietro a controllare svariate volte diventando sempre più confusi.
2. DISTURBO FOBICO
La persona per paura di sbagliare evita di compiere le azioni anche più banali talvolta. Questo perchè la paura di sbagliare lo terrorizza al punta da sviluppare veri e propri attacchi di panico. In questo modo però si rinchiude in se stesso, la sua vita non può evolvere e l’evitamento incrementa anche in questo caso il suo timore di sbagliare.
Si inizia a vivere come se il terreno dove si cammina fosse ricoperto di mine e qualunque passo potesse portare a farci saltare in aria.
3. FOBIA SOCIALE
In questo caso l’evitamento fobico è legato al timore di sbagliare con le persone. Dire cose fuori posto, essere goffi etc. L’errore è temuto principalmente per la paura di essere giudicate male a causa del presunto errore commesso, essere esclusi, derisi etc. Ancora una volta purtroppo proprio per questa paura spesso si ottiene esattamente ciò che si teme, in primis l’auto-esclusione.
Molte gaffè sociali tralaltro nascono spesso proprio dal desiderio di fare bella impressione ed evitare di invece apparire inadeguati e difettosi, si finisce spesso che per riparare si peggiora la situazione passando da un gaffè all’altra.
4. DUBBIO PATOLOGICO
Per difendersi dal timore di sbagliare nei più svariati campi e situazioni, quelli che vengono rivestiti di una importanza significativa per la persona, si possono generare dubbi infiniti che avrebbero il fine di evitare i possibili errori, attraverso l’analisi di tutte le possibilità esistenti.
Purtroppo si rischia di entrare nella trappola di una catena labirintica infinita di domande e risposte che si auto-alimenta esponenzialmente. Anche qui l’effetto è la paralisi, l’ansia generalizzata, panico.
5. BLOCCO DELLA PERFORMANCE
La paura di sbagliare genera ansia in contesti di performance come esami, esibizioni, parlare in pubblico, parlare in una lingua straniera, in una prestazione di lavoro etc. può indurre all’eccessivo controllo delle proprie reazioni, generando uno stato mentale inadeguato che è esso stesso causa di errori e blocchi.
Non si riesce più a ragionare come si potrebbe e ci si concentra su tutto ciò che invece bisognerebbe essere lasciato libero di fluire.
Ci si comporta proprio come la storiella zen del millepiedi:
Un millepiedi viveva sereno e tranquillo. Finché un rospo un giorno non disse per scherzo: “In che ordine metti i piedi l’uno dietro l’altro?” Il millepiedi incominciò a lambicarsi il cervello e a fare innumerevoli prove. Il risultato fu che da quel momento non riuscì più a muoversi.
6. DISTURBO OSSESSIVO-PARANOICO
La persona è assillata da previsioni catastrofiche sul proprio futuro che percepisce come vere e ineluttabili, che potrebbero essere favorite o causate dalle sue azioni e che vorrebbe evitare a tutti i costi, ma non sa come fare per evitarle. Infatti ciò che teme spesso è fuori dalla sua sfera di controllo.
Per questo inizia una battaglia mentale dei suoi pensieri temendo che i suoi pensieri possano causare le catastrofi proprio pensandole, cercando così di non pensare e finendo per pensare due volte. La sofferenza deriva proprio dai pensieri catastrofici che vengono vissute come se si stessero già realizzando.
La sventurata persona vivrà in uno stato di perenne allarme e anticipazione a caccia dei segnali che potrebbero indicargli l’imminente sciagura. Un pò come nella serie di film FINAL DESTINATION dove i protagonisti, avendo evitato la morte per via di premonizioni di uno di loro, diventano bersaglio della morte che deve orchestrare nuovi incidenti per “rimediare” alle deviazioni delle tappe del loro destino.
Ecco il trailer per chi non lo avesse presente:
7. PROBLEMI DI COPPIA ( feat. SEPARAZIONI E DIVORZI)
Applicando il problema 6 alla vita di coppia, la paura di sbagliare partner, il terrore di rimanere quindi soli a causa dell’errore di scelta e zitelle per l’eternità, o ripetere l’errore di un partner che ci ha fatto tanto soffrire, induce solitamente a produrre esattamente l’errore temuto.
Per paura di sbagliare si sbaglia partner illudendosi che sia quello giusto (o non quello sbagliato). E per paura di pentirsi, si rimane con lo stesso partner che si ritiene in realtà sbagliato. A questo punto scatta l’ultima fase della complicazione della situazione, passando anni e anni a fare il giochino del riuscire a calzare una scarpetta troppo stretta, visto all’inizio dell’articolo.
La vita si blocca in un limbo, una sorta di freeze, che aumenta di temperatura gradualmente fino a diventare infernale. Si chiede aiuto molto in avanti, ritardando la possibilità di vivere una vita che vale la pena di essere vissuta dal punto di vista sentimentale, affettivo ed emotivo per poi dover anche accettare che alcune opportunità si chiudono definitivamente, oltre che dover gestire una situazione complessa con lo pseudo-partner (vedi possibili problematiche legate alla ritardata separazione/divorzio).
E’ quindi un classico esempio di profezia che si autoavvera, così come il concetto di coazione a ripetere determinata proprio dal desiderio di non ripetere le stesse dinamiche e spirali problematiche.
Per concludere in questo sintetico articolo ho voluto evidenziare alcuni dei problemi di ordine superiore o patologie psicologiche che possono incorrere a causa della paura di sbagliare. L’elenco non è esaustivo e ci sarebbe tantissime altre cose da dire.
Proprio per questo aspetto con ansia i tuoi commenti per poter sviluppare il discorso insieme.
Quali sono gli errori che temi di più? Cosa fai per difenderti dagli errori? Quali le conseguenze più temute?
Se hai tu delle domande sull’argomento, vuoi condividere un’esperienza o riflessioni e pensieri, sei il benvenuto, basterà scrivere il tuo commento qui sotto.
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La guida per la tua evoluzione comoda. Sono Psicologo-Psicoterapeuta, Trainer-Coach. Ideatore della Strategia Quietmood. Direttore del centro Quietmood di Bologna e direttore della collana BINARIO| libri x evolversi della Dario Flaccovio Editore. Autore del libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE, Flaccovio Editore, 2022
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