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Annoiarsi è masticare tempo.
Masticare può essere usato nell’accezione di “Borbottare, mormorare a bassa voce e in modo incomprensibile” oppure di “sottoporre a matura riflessione“.
Quindi due mondi opposti:
un polo negativo in cui c’è un rapporto problematico ed uno dove invece si richiama un processo di crescita, che può essere faticoso.
Cercare di distinguerli nella propria esperienza è di importanza cruciale. In un epoca stracolma di stimoli che interrompono la nostra digestione, la possibilità di vivere il tempo e di assaporarlo.
Ascoltare la noia talvolta ci può aiutare indicandoci la direzione.
“Annoiarsi è masticare tempo” – Emile Cioran
C’è un aspetto importante che ostacola l’accoglienza dello stato di noia. Ce ne sono altri, ma analizziamo questo.
Preferisco essere strano che noioso e annoiato.
Molte persone non si espongono per paura di risultare strane e di conseguenza criticate.
Il risultato è che in questo modo appari piatto e noioso.
E in più ti annoi.
Forse è meglio rischiare di apparire strani?
Molte volte per noia si fanno cose non solo strane, ma soprattutto pericolose e dannose specie per gli altri.
Pensiamo ai ragazzi che lanciano i sassi dai cavalcavia. Certo, non è l’unica ragione. E’ la loro noia ha una profondità notevole, collegata al vuoto delle loro vite, vuoto che nasce dal non essere seguiti ascoltati e guidati nella costruzione di significato che si appoggia su una base sicura.
“Preferisco essere strano che noioso e annoiato.” – Leigh Hershkovic
La noia è l’asma dell’anima.
Una sorta di sospensione del respiro vitale.
Perdi il respiro vitale quando perdi il contatto con te stesso e con l’ambiente che ti circonda.
La connessione tra sè e il mondo dona significato anche alle azioni apparentemente più banali ed in questo modo il senso di continuità che si sviluppa rende impossibile annoiarsi
La noia è in relazione con la fuga dalla vita.
[Tweet “La noia è l’asma dell’anima. – Carlo Bini”]
Come poter uscire dalla noia in modo definitivo?
O meglio, come poterla vivere in modo sano.
Godere del momento, di quello che ci offre. Anche se si tratta di noia.
Saper gestire l’assuefazione a quello che ci circonda, ma anche accogliere l’assuefazione come un fatto che capita.
E’ necessario disciplinare la propria capacità di godere delle cose, della vita, degli attimi.
Donare o ridare sapore alla vita è una nostra responsabilità.
“La noia è incapacità di godere. ” – Roberto Gervaso
Sfuggire dalla noia può essere altamente pericoloso.
È veramente importante saperci stare.
Molti disturbi psicologici nascono dall’incapacità di stare nella noia.
É un prerequisito fondamentale della tolleranza alla frustrazione,
capacità imprescindibile per chiunque voglia reggere l’impatto con la realtà e ottenere risultati di successo invece di mettersi dentro delle trappole di sofferenza distruttive.
Spesso sfuggire alla noia vuol dire una fuga al quadrato: fuggo dalle mie responsabilità o desideri e poi devo fuggire dal luogo dove mi sono rintanato perchè troppo frustrante finendo o rischiando per intrappolarmi in problematiche crescenti.
“L’angoscia vera è fatta di noia.” – Cesare Pavese
Spesso la noia è legata all’evitamento.
Ti rinchiudi in una gabbia dove ti senti protetto ma che è a tutti gli effetti una prigione dove l’emozione si spegne e prende spazio l’apatia affiancata dalla noia.
Questo per molti è auspicabile in quanto la paura è molto più minacciosa di qualsiasi avventura di cui percepisci i pericoli e non gli aspetti positivi.
Ma vivere vuol dire fare pace con la paura e con il rischio mantenendo intatta la capacità di proteggersi e tutelarsi.
“Una vita piena di sfide non sarà mai noiosa.” – Lauren McHargue
stay cushy, not pushy !
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La guida per la tua evoluzione comoda. Sono Psicologo-Psicoterapeuta, Trainer-Coach. Ideatore della Strategia Quietmood. Direttore del centro Quietmood di Bologna e direttore della collana BINARIO| libri x evolversi della Dario Flaccovio Editore. Autore del libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE, Flaccovio Editore, 2022
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