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Una signora mi dice che uscire dalla zona di comfort è un’ottima soluzione, perchè lei, solo quando è stata messa alle strette, costretta, ha imparato a guidare e la sua paura di guidare è svanita.
Se non fosse stata messa alle strette, non avrebbe provato, scoprendo che la paura se ne sarebbe andata una volta che avesse provato a mettersi al volante.
Ricorda la storia di Pizarro che sbarcò con i suoi in Sud America trovò una terra così inospitale che i marinai cominciarono a litigare fra di loro per tornare indietro. Allora Pizarro, che era il comandante, andò sulla riva del mare e bruciò le navi. A quel punto i marinari furono costretti a fare di tutto per sopravvivere lì, perché non c’era più modo di tornare indietro.
Ci sono altre storie simili, come quella di Hernan Cortez che conquistò in questo modo il popolo Azteco. Non a caso storia di guerre e di conquiste, tipiche della retorica di uscire dalla zona di comfort.
VI CONVINCE QUESTA STORIA? E’ LA VIA OTTIMALE PER EVOLVERE?
Analizziamola insieme.
1 – se io vengo messo alle strette, significa che la mia precedente (apparente) zona di comfort, in realtà shield zone, non lo è più.
Non è più tanto comoda. La presunta pacchia è finita. Quindi non sto uscendo dalla zona di comfort. Sto scappando da una zona inospitale, proprio come le navi che ardono dalle fiamme non sono più ospitali.
2 – siccome sono stato “scacciato” dalla mia zona di comfort, cerco di rientrarci.
Se imparare a guidare è, nella sua storia, il modo individuato per potersi risentire comoda, si lancia su quel fronte, senza possibilità di scelta, perchè le hanno bruciato le navi.
3 – Prendere una posizione netta senza avere vie di fuga è uno strumento potenziante se usato correttamente.
C’è la possibilità di attivare le risorse coraggio, determinazione, focus, che ti permettono di affrontare con la forza necessaria, lo scenario che si pone di fronte.
Invece di aspettare che le circostanze impongano i loro vincoli, può essere strutturato un cosidetto “evento casuale pianificato” che mette morbidamente alle strette la persona al fine di potenziarla come sopra descritto.
Sottolineo però che è un modo per tirare fuori una persona dalla fossa della shield zone, non fuori dalla comfort zone. E ti spiego perchè nel 4.
4 – una persona che non guida perchè bloccata dalla paura, si trova nella sua zona di comfort?
Ogni volta che si sposta, probabilmente si attiverà il suo senso di inadeguatezza, la frustrazione, la fatica di doversi spostare in altro modo, di dover chiedere passaggi, di essere sempre nella macchina degli altri. E se non si sposta, vivrà la limitazione della sua gabbia e la perdita di tutte le esperienze che vorrebbe ma non può fare.
Trovare una bella stampella di accompagnatore e accompagnatrice, lo renderà dipendente, con altri tipi di costo e distorsioni nelle relazioni.
La sua vita sarà organizzata intorno al suo limite con tutto il peso che comporta.
Un chiodo fisso di cui non si libera mai, ma al limite a cui si è assuefatto, investendo e assorbendo quintali di energie per sostenerne il carico. Energie che non potranno essere allocate altrove.
Una situazione subita non è mai una comfort zone, bensì una shield zone.
5 – Dicevo che mettere alle strette va saputo fare, altrimenti è deleterio.
Se la risorsa necessaria è il coraggio, può essere un valido strumento, come ce ne sono altri 100mila per attivare il coraggio, da valutare caso per caso.
Ma come dimostra il film FULL METAL JACKET, con il caso di Palla di lardo, che in crisi psicotica ammazza il sergente Hartman e si suicida. Se io metto un soggetto a cui manca una struttura di personalità adeguata in un ambiente troppo stressante per lui, la persona non supera il suo limite, bensì sbrocca completamente.
Alla faccia di chi dice: “dovrebbero rimettere l’obbligo del militare“
La nostra eroina avrebbe potuto iniziare a sviluppare severi attacchi di panico e bloccarsi per l’eternità. Le è andata bene a culo, possedendo, senza averne consapevolezza piena, probabilmente le risorse per affrontare il contesto guida, e la spintarella allora era un buon modo di darle forza.
6 – se uscire dalla zona di comfort equivale a giocare alla roulette russa (si può dire questa parola o è stata bandita?), beh non mi sembra un bel gioco da giocare dal punto di vista statistico.
Anche perchè spesso non c’è un solo proiettile in canna, ma molti di più. Solo che tu non sai nemmeno il numero esatto e vai alla cieca.
7- esistono tanti modi di ottenere un risultato apparentemente identico.
Rimanendo in tema viaggi, io posso raggiungere qualsiasi destinazione in molti modi:
A piedi, con le scarpe o scalzo, in bici, in moto, in macchina, in aereo, in treno, da solo, con altre persone etc.
Il modo in cui lo raggiungo non sarà indifferente.
Se ad esempio decidessi di spostarmi per una destinazione di vacanza lontana duecento chimoletri e andare a piedi, potrei anche arrivare, dopo tantissimo tempo, ma probabilmente sarei stremato dalla fatica e rimarrei i giorni seguenti a letto, invece di godermi la vacanza.
Pianificare il modo di arrivare nel modo più comodo, fluido e piacevole a destinazione, crea un’enorme differenza di risultato.
Come pianifichiamo (o non) e interveniamo ( o non) agisce sul nostro futuro, lasciando un segno, che può essere anche molto traumatico nonostante l’apparente successo.
8 – la nostra signora, non è stata convinta da nessun Guru ad uscire dalla zona di comfort.
E’ arrivato qualcuno o qualcosa e l’ha sbattuta fuori da dov’era senza chiedere il permesso.
La vita ci butta fuori dalla zona di comfort e noi dobbiamo evolvere per rientrarci ed espanderla.
Giocare d’anticipo è una mossa intelligente, ma se non sussistono le condizioni e la spontaneità di farlo, nessun suggerimento sarà capace di spronarti. Non è mai un atto razionale, una decisione cognitiva che ci muove. Altrimenti saremmo tutti dei gran geni.
Bisognerebbe chiedersi, cosa mi manca per muovermi agevolmente e spontaneamente in una direzione di automatica e piacevole espansione?
Che poi è quello che accade quando si è veramente nella propria comfort zone.
Ci sarebbero altri 10.000 punti che potrai affrontare ma mi fermo qui per ora. Del resto non avrei scritto un libro sull’argomento.
Puoi scrivere nei commenti cosa ne pensi e le tue esperienze in merito.
Se vuoi scoprire come evolvere senza dover attendere che la vita bruci le tue navi, se mai accadesse, puoi fare un primo passo acquistando il mio libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE –> https://jo.my/librocomfortzone
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La guida per la tua evoluzione comoda. Sono Psicologo-Psicoterapeuta, Trainer-Coach. Ideatore della Strategia Quietmood. Direttore del centro Quietmood di Bologna e direttore della collana BINARIO| libri x evolversi della Dario Flaccovio Editore. Autore del libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE, Flaccovio Editore, 2022
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