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Il mondo della crescita personale e dell’imprenditoria sono inflazionati di aforismi sul lavoro duro, alimentati da personaggi simbolo di uno stile vita Erculeo o Spartano all’inseguimento del successo.
Successo in questa chiave è inteso come:
- ricevo approvazione e riconoscimento sociale della mia superiorità per entrare nell’Olimpo delle divinità. I poveri mortali umani valgono zero.
- ottengo risultati economici che partono da sei zeri (dire già 5 zeri non fa figo, a quel punto meglio dire 50k ma vale solo se ottenuti per una singola campagna vendite).
- siccome io sono io, ottengo grande autorità e quando passo la gente si inchina o pende dalle mie labbra, facendo quello che gli dico senza fiatare.
- ho libertà infinita sotto tutti i punti di vista, posso andare dove voglio, quando voglio, comprarmi quello che voglio e fare solo ciò che voglio etc.
Questo crea intanto alcuni problemi di percezione della realtà corrispondenti ad ogni punto elencato sopra:
- se non viene approvata la mia superiorità significa che sono inferiore
- se i miei risultati economici sono sotto i sei zeri, merito di essere disprezzato
- se le persone non pendono dalle mie labbra, significa che sono un perdente
- se non ho a disposizione la libertà totale della mia vita, facendo esattamente quello che mi pare, sono un essere mediocre e un infimo essere
Un piccolo particolare è che il protagonista di tutto ciò è l’IO in chiave di SUPERIORITA’.
A parte dell’IO, degli altri non si ha traccia, se non sotto forma di pubblico osannante che ci applaude come agli Oscar per gli sforzi che abbiamo fatto per essere superiori a loro e di conseguenza meritare, senza orma di dubbio, ogni singolo applauso di questi ingrati.
E per cosa devi essere grato e osannarli? Per averti aiutato a entrare nel club della superiorità!!!
Ma scusate, ma che strunzata atomica è? E’ questo aiutare gli altri? A farli apparire superiori alimentando un mondo di invidia, conflitto, disprezzo etc.
Chiaro, “se non raggiungi sto successo sei tu la pippa, io ci ho provato ma tu sei un caso umano disperato che non vuole pagare il prezzo”.
E come raggiungo tutto questo? Ma con cosa se non con il DURO LAVORO !!! Come si fa a fare un duro lavoro? Pagando il prezzo che gli altri non sono disposti a pagare secondo i Guru.
Che poi sto prezzo quant’è esattamente non lo dicono, perchè ci sono dei prezzi nascosti che non puoi conoscere se non quando hai raggiunto i presunti obiettivi elencati sopra.
Ma forse ci sarà un motivo per cui una persona non è disposto a pagare sto prezzo? Forse perchè i suoi valori non sono quelli descritti dall’etica del successo, per dirne una.
Un altro piccolissimo dettaglio della grandezza di una trave:
ma praticamente tu faresti tutto questo per essere comodo al termine del processo e godere dei risultati raggiunti? Non credi ci sia qualcosa che stona in questo piano, proprio a partire dalle fondamenta? Se vuoi essere comodo mi sa che senti di non avere sufficienti risorse per reggere la pressione, la frustrazione e la fatica di una vita di duro lavoro.
E pensi quindi che sarai in grado di raggiungere la comodità impegnandoti nel duro lavoro?
E poi non sto certo dicendo che libertà, soldi, affetti, affermazione sono cose brutte da brutte persone e che bisogna diventare dei monaci a pane e acqua. Certo che no.
Tuttavia non è mio intento qui dire cosa va bene o cosa va male, ma di svelare un giochetto di business truffa tipo Gatto e la Volpe style.
Probabilmente non ricordi The Runnig man – l’implacabile con Arnold Swharzenegger, il cui Story Plot, tratto dal romanzo di Stephen King “L’uomo in fuga”, è stato ripreso da film come Hunger Games.
In breve in questo film, l’inganno è che alla fine dei tuoi sforzi disumani ed Erculei il premio è che muori, se non muori prima nel tentativo di raggiungerli, distruggendo la tua illusione che alimenta la speranza di andare avanti.
Muori fisicamente, muori moralmente, muori spiritualmente, muori emotivamente, muori mentalmente. Singolarmente, tutte insieme o una combinazione di queste morti.
Ora devo dire che in questo articolo mi sono già dilungato troppo sui presupposti e devo iniziare a smontare gli aforismi, vero fulcro dell’articolo ! Troppi sono gli aspetti di questa rete intessuta negli anni dal sistema.
Bada bene che per sistema non intendo una piccola élite di persona potenti che combuttano tra loro manovrandoci come burattini, ma faccio riferimento alla teoria dei sistemi, dove ‘sistema’ rappresenta l’insieme di tutte le interazioni tra le varie parti del sistema, tra cui ci sei anche tu.
Piccola avvertenza: un’aforisma così come un detto, non è mai sbagliato completamente, può avere senso se contestualizzato nella specifica situazione a cui si riferisce. Qui io sto aggredendo una situazione generale di comunicazione patologica che alimenta un clima culturale patologico. Idee che evocano interpretazione e distorsioni pessime per la propria salute, benessere, crescita, successo, seppur siano state concepite per raggiungere proprio questi risultati.
Non importa quanto duramente tu stia lavorando, qualcun altro sta lavorando ancor di più.
(Elon Musk)
Ok e… sticazzi? Perchè dovrei lavorare di più di tutti e competere con loro per chi lavora di più? Perchè sennò il mio concorrente raggiunge i miei traguardi? Arriva prima lui e chi lavora meno è uno sfigato o cose del genere?
Chiaro Elon Musk sicuramente lavora più di tutti, sono contento per lui. Continua così Elon, domina il mondo. Io ti raggiungo più tardi.
Elon Musk ha dichiarato di essere Bipolare. A parte la veridicità della diagnosi, non credo significhi che stia tanto bene.
Se vuoi avere successo, raddoppia i tuoi errori.
(Thomas J. Watson)
Certo, invece di accendere la luce con il pulsante sulla parete, ficco la mano nei fili dei circuiti interni per vedere cosa succede e rimango fulminato. Classico modo per raggiungere rapidamente l’illuminazione. Raddoppiare gli errori vuol dire anche moltiplicare le conseguenze degli errori che possono portarci via la vita, i sogni e tutto il resto. Non è solo paura insensata quella che provi, è realtà.
Tipo, ti si rompe il preservativo (se lo hai messo) e metti incinta la ragazzina di 16 anni. Un figlio è la conseguenza di un errore. Se sei la ragazza, ti sei conquistata un trauma profondo con cui avere a che fare. No, ma tu raddoppia i tuoi errori, fai due gemelli mi raccomando.
“Se hai tutto sotto controllo, significa che non stai andando abbastanza veloce”. (Mario Andretti)
Certo perchè se devi fare il doppio degli errori, tipo schiantarti e morire effettivamente, guidare con prudenza non va bene perchè il rischio è rimanere in vita.
Eddai, una persona come minimo per dire di aver vissuto deve cercare di suicidarsi almeno una volta al giorno, sennò non può dire di aver vissuto veramente.
Non fermarti quando sei stanco, fermati quando hai finito.
(Marilyn Monroe)
Ed ecco la magnifica Marylin, che ha veramente tutta la mia compassione, stima artistica e personale, morta per presunto suicidio, quindi avrà vissuto una vita felicissima immagino, che ti dice che quando sei stanco non ti devi fermare, dovresti continuare…..
Sì, fino a quando non ti fermi da solo e ti portano all’ospedale. Questa cosa di lavorare ininterrottamente, non solo non è salutare, ma anche scarsamente produttivo per la maggior parte delle persone.
E se anche ti riuscisse di lavorare duro senza fermarti, passeresti tutto il tempo a lavorare, trascurando tutto il resto.
Mira alla luna, anche se la manchi atterrerai tra le stelle.
(Les Brown)
Se miri alla luna la verità è che cadi col culo per terra e ti fai male proporzionalmente a quanto ci sei arrivato vicino, dal punto di vista fisico letterale.
Uscendo dalla metafora puntare a progetti grandiosi il più delle volte ti crea stress, immobilismo, incapacità di pianificare e disagio generalizzato e ti manda anche fuori rotta.
Se vuoi realmente fare qualcosa troverai il modo… Se non vuoi veramente troverai una scusa. (Jim Rohn)
Vabbè Jim ok. Io quando non voglio andare ad una festa mi invento una scusa… perché non ci voglio andare ma non voglio offendere nessuno. Quindi bene, forse voglio fare qualcos’altro per cui non avrò bisogno di una scusa. C’è per caso qualcosa di male?
“Ciò che non uccide fortifica” (Nietzsche)
Il Joker diceva invece che ciò che non ti uccide ti rende più strano e lui parla per esperienza personale… A meno che tu non aspiri a diventare un pericoloso psicopatico omicida e terrorista, non credo sia un bene metterti in condizioni di rischiare di morire e poi pensare anche che ne dovresti uscire rinforzato, invece che traumatizzato.
Il trauma subito va curato, mentre per evitare di subirlo implica affrontare situazioni proporzionate alle nostre risorse e capacità di contenimento, e solo così ciò che affronteremo non sarà un pericolo.
Ma spesso capita di sottovalutare ampiamente le circostanze.
Questo articolo probabilmente verrà aggiornato o farò la versione due, vedremo. Attendo i tuoi feedback e idee per altri stupendi aforismi motivazionali da smontare !
stay cushy, not pushy !
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La guida per la tua evoluzione comoda. Sono Psicologo-Psicoterapeuta, Trainer-Coach. Ideatore della Strategia Quietmood. Direttore del centro Quietmood di Bologna e direttore della collana BINARIO| libri x evolversi della Dario Flaccovio Editore. Autore del libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE, Flaccovio Editore, 2022
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