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Provare a mangiare il Rospo per Affrontare le Sfide ti condurrà alla procrastinazione.
Nel mondo della crescita personale, per evitare la procrastinazione, uno dei consigli più noti è quello di “mangiare il rospo”, un’espressione coniata da Brian Tracy nel suo libro Eat That Frog.
L’idea alla base di questo mantra è semplice: affrontare per prime le cose più difficili e scomode della nostra giornata, per evitare di cadere nella procrastinazione.
Ma quanto è efficace questa strategia per smettere di procrastinare ? E soprattutto, è realmente praticabile per tutti noi? In questo articolo, voglio condividere la mia esperienza e le mie riflessioni su come questa strategia non sempre sia efficace per affrontare le sfide quotidiane. Può infatti, se male applicata e interpretata, a alimentare la procrastinazione.
La Metafora del Rospo
Immagina di dover mangiare un rospo vivo come prima cosa al mattino per evitare di rimandare a domani le incombenze. L’idea stessa può risultare disgustosa e ripugnante, eppure rappresenta perfettamente ciò che significa affrontare le sfide più difficili. Quando parliamo di “mangiare il rospo”, ci riferiamo a quell’attività che rimandiamo e che ci genera ansia o disagio. È qualcosa che sappiamo di dover fare, ma che continuiamo a procrastinare.
Tuttavia, è importante capire che non tutte le sfide devono essere affrontate con la stessa metodologia. A volte, forzarsi a mangiare il rospo può portare a una spirale di avversione e frustrazione, anziché liberarci da un onere. Quando ci troviamo di fronte a una difficoltà, possiamo sentirci sopraffatti dall’idea di affrontarla direttamente. È qui che la prospettiva gioca un ruolo cruciale.
Procrastinazione e Avversione
La procrastinazione è una delle conseguenze più disfunzionali che possiamo sperimentare, ma non è un comportamento volontario; è un sintomo di disagio. La causa principale della procrastinazione è spesso l’avversione verso il “rospo”. Pensiamo di doverci liberare di un onere, ma ci sentiamo bloccati dall’idea di affrontarlo.
Ricordo un periodo in cui dovevo prendere un integratore consigliato dalla mia erborista. Si trattava di polline, ma aveva un odore disgustoso e si attaccava alla bocca. L’idea di inghiottirne un cucchiaio intero mi sembrava insormontabile, alimentando la mia tendenza a procrastinare. Ho provato a tappare il naso e ingoiarlo, ma il problema restava: il polline era un vero rospazzo per me. Dopo giorni di tentativi falliti, ho dovuto ammettere che non ce la facevo.
Questa esperienza mi ha insegnato che forzarsi a fare qualcosa che ci crea avversione non porta sempre ai risultati sperati. Anzi, può generare traumi e portare a evitare non solo quell’attività, ma anche altre simili in futuro.
Cambiare Prospettiva
Una delle lezioni più importanti che ho appreso è che a volte dobbiamo riconsiderare l’approccio nei confronti delle sfide. Se ci troviamo di fronte a un compito che sembra irrealizzabile e il nostro corpo e la nostra mente lo rifiutano, forse la soluzione non è semplicemente “mangiarlo”, ma trasformarlo in qualcosa di più accettabile.
Ad esempio, invece di affrontare il compito in modo diretto, potremmo dividerlo in piccoli passi o cercare modi alternativi per completarlo. Questo cambiamento di prospettiva può ridurre l’ansia e rendere l’attività più gestibile. Accettare che ci siano strade diverse per raggiungere lo stesso obiettivo è fondamentale per il nostro benessere mentale.
Riconoscere i Limiti e Delegare
C’è una grande differenza tra essere ambiziosi e sentirsi obbligati a fare tutto. Riconoscere i nostri limiti e fare un bilancio corretto delle proprie capacità è fondamentale per evitare di sovraccaricarci. Se ci troviamo a dover affrontare un compito per cui non siamo adatti, dobbiamo avere il coraggio di delegare o chiedere aiuto.
Viviamo in una società in cui ci viene spesso detto che dobbiamo essere autonomi e capaci di fare tutto da soli. Ma questa mentalità può risultare dannosa. È normale non avere tutte le competenze necessarie per ogni compito e chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma piuttosto di saggezza.
Evitare di essere supportati quando necessario può condurre ad alimentare il circolo vizioso della procrastinazione, che, a spirale, può avere effetti negativi come lo strutturarsi di abitudini negative e inficiare la gestione del tempo.
Tutto questo non può che condurre a una profonda insoddisfazione.
Per avere fiducia nelle proprie capacità non bisogna pensare di dover saper fare tutto, e tutto in modo perfetto. Il perfezionismo è un altro sintomo e segnala la necessità di intervenire al fine di spianarci la strada. Il perfezionismo è un muro che rende tutto insormontabile e infinito.
Tutto diventa importante e impedisce di scartare gli aspetti meno rilevanti. Un pò come sottolineare tutte le pagine di un libro, annulla il senso stesso del sottolineare.
Anche le cose più innocue rischiano di essere trasformante in rospazzi 🙂
L’Importanza del Benessere
È essenziale mettere al primo posto il nostro benessere mentale ed emotivo. Non possiamo sacrificare la nostra felicità o salute per raggiungere obiettivi esterni. La vera ambizione dovrebbe essere quella di costruire una vita soddisfacente e significativa per noi stessi.
Dobbiamo chiederci: “Qual è il mio vero desiderio?” Se l’unico scopo della nostra ambizione è quello di dimostrare qualcosa agli altri o raggiungere posizioni di potere, rischiamo di perderci lungo la strada. Il successo deve essere definito da noi stessi, non imposto dalla società.
Conclusione
In conclusione, mangiare il rospo può sembrare un consiglio utile in teoria, ma nella pratica richiede una riflessione più profonda sui nostri desideri, obiettivi e limiti. Dobbiamo imparare ad affrontare le sfide con un atteggiamento positivo, riconoscendo che non siamo soli in questo viaggio.
Se abbiamo bisogno di aiuto, non esitiamo a chiedere supporto. La crescita personale non riguarda solo la forza di volontà; riguarda anche la capacità di adattarsi, imparare e riconoscere quando è il momento di delegare.
Spero che queste riflessioni possano ispirarti a rivedere il tuo approccio alla forza di volontà e alle sfide quotidiane. Ricorda: ogni piccolo passo conta e affrontare le difficoltà con la giusta mentalità può portarti a risultati incredibili, aiutandoti a smettere di procrastinare senza ingannarti su ciò che realmente hai bisogno di fare.
Stay cushy, not pushy!
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La guida per la tua evoluzione comoda. Sono Psicologo-Psicoterapeuta, Trainer-Coach. Ideatore della Strategia Quietmood. Direttore del centro Quietmood di Bologna e direttore della collana BINARIO| libri x evolversi della Dario Flaccovio Editore. Autore del libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE, Flaccovio Editore, 2022
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