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Progetto bloccato – hai mai avuto un sogno, un’idea o un progetto che ti frulla nella testa da tempo, ma che resta lì, chiuso in un cassetto invisibile, a prendere polvere?
Quella sensazione di insoddisfazione che ti assale quando ti rendi conto che il tuo sogno non si sta concretizzando è qualcosa di comune, ma non deve diventare una condanna.
Sono Emilio Gerboni, e in questo articolo voglio condividere con te alcuni spunti per riconoscere e superare gli ostacoli che intrappolano i tuoi progetti, così da farli germogliare e portarli alla luce con serenità e consapevolezza.
Spesso i nostri desideri rimangano chiusi, nascosti, inaccessibili.
L’insoddisfazione nasce spesso proprio da questo: dal vedere un potenziale che non si realizza.
Cosa significa davvero “progetto”?
Quando parliamo di progetto, non pensiamo solo a grandi imprese professionali o commerciali.
Un progetto può riguardare qualsiasi cosa che richieda più di un’azione, una sequenza di passaggi per essere portata a termine.
Può essere personale, come organizzare le vacanze, preparare i pasti, o costruire un modellino o un puzzle. Oppure può essere formativo, come organizzare lo studio per acquisire nuove competenze.
David Allen, noto per il suo metodo di produttività, definisce il progetto proprio come un insieme di attività correlate che richiedono più di un’azione per essere completate.
Ogni azione è una sottocategoria del progetto stesso, un gradino sulla scala verso la realizzazione.
Progettare è una competenza fondamentale
La capacità di progettare non è solo un’attività da riservare al lavoro o ai grandi obiettivi.
È una competenza trasversale che influisce su ogni ambito della nostra vita.
Se manca questa capacità, rischiamo che alcune aree rimangano atrofizzate, non si sviluppino e, di conseguenza, alimentino la nostra insoddisfazione.
Per questo motivo, anche la progettazione della propria vita, che include la sfera professionale, dovrebbe essere vista come un progetto unico e integrato, piuttosto che come una serie di lavori o attività separate che possono entrare in conflitto.
I blocchi che intrappolano il tuo progetto
Spesso, quando proviamo a realizzare un progetto, ci troviamo davanti a degli ostacoli che ci bloccano, ci fanno sentire insicuri e ci impediscono di procedere con entusiasmo. Ecco gli 8 blocchi più comuni che ho identificato, insieme a qualche consiglio su come affrontarli.
progetto bloccato #1 -Paura del giudizio
Uno dei blocchi più diffusi è la paura del giudizio, sia quello interno, cioè la nostra autocritica severa, sia quello esterno, cioè il timore di come gli altri potrebbero reagire al nostro progetto.
Questa paura può paralizzarci e impedirci di aprirci e di manifestare ciò che vogliamo realizzare.
Per superare questo blocco, è fondamentale imparare a gestire e ridurre la paura del giudizio.
Non significa ignorarla, ma riconoscerla come un ostacolo da affrontare, senza lasciarsi sopraffare.

progetto bloccato #2 Mancanza di autostima e percezione di autoefficacia
Se non ci sentiamo all’altezza o non abbiamo fiducia nelle nostre capacità, il progetto diventa un peso insopportabile.
Io stesso ricordo quanto la mia scarsa percezione delle mie capacità in matematica mi abbia fatto soffrire durante gli studi, fino a farmi scegliere la psicologia per “scappare” da quella materia.
La verità è che nessuno nasce bravo in tutto, e la competenza si costruisce con il tempo e la pratica.
Dobbiamo imparare a dare la precedenza al piacere di fare e di imparare, piuttosto che al giudizio sulla nostra bravura. Solo così potremo andare avanti senza essere schiacciati dall’ansia di non essere “abbastanza”.
Progetto bloccato #3 Assenza di ordine e organizzazione
Un progetto senza ordine è come un puzzle sparpagliato: non riesci a vedere il quadro completo e ti blocchi. L’organizzazione è la chiave per procedere a piccoli passi, con chiarezza e metodo.
Se il progetto è troppo grande o mal definito, diventa ancora più difficile da gestire. Per questo è importante scomporlo in sotto-obiettivi chiari e organizzati, così da vedere ogni gradino e avanzare con sicurezza.
Progetto bloccato #4 Progetti troppo grandi o mal definiti
Spesso ci blocchiamo perché il progetto ci appare enorme, irrealizzabile o poco chiaro. Questo alimenta l’ansia e la insoddisfazione, perché non sappiamo da dove iniziare o come procedere.
La soluzione? Ridimensionare il progetto, definire obiettivi più piccoli e concreti, e procedere per step. Non è necessario vedere tutta la strada davanti a noi, basta illuminare il passo successivo.
Progetto bloccato #5 Paura del fallimento
Il timore di sbagliare o di fallire è uno dei blocchi più paralizzanti. Ma il fallimento non deve essere visto come una sconfitta, bensì come una vittoria mascherata: un’occasione per imparare, ricalibrarsi e migliorare.
Non si tratta di cadere e rialzarsi solo per dimostrare forza, ma di considerare il fallimento parte integrante del percorso, una fonte di informazioni preziose che ci aiutano a correggere la rotta.
Progetto bloccato #6 Mancanza di chiarezza sul “perché”
Spesso iniziamo un progetto senza avere una motivazione chiara e profonda. Se il motivo per cui lo facciamo è legato solo a riconoscimenti esterni o a pressioni sociali, la paura del fallimento si amplifica e la motivazione si perde facilmente.
La gratificazione deve essere interna: il progetto deve soddisfare un bisogno autentico, un’urgenza espressiva o un desiderio personale. Ad esempio, se scrivo un libro per esprimere ciò che ho dentro, la mia vittoria è già nel fatto di aver scritto, indipendentemente dal successo esterno.
Progetto bloccato #7 Mancanza di risorse
Spesso ci blocchiamo perché pensiamo di non avere abbastanza risorse: tempo, conoscenze, denaro, alleanze. Questo è un blocco legittimo, ma spesso superabile con un po’ di creatività e flessibilità.
Il trucco è partire da ciò che hai a disposizione, come un McGyver interiore che crea soluzioni pratiche con le risorse presenti. Non aspettare di avere tutto perfetto per iniziare, ma adatta il progetto alle tue possibilità reali.
Progetto bloccato #8 Mancanza di supporto
Infine, uno degli ostacoli più insidiosi è la solitudine nel progetto. Per paura di essere giudicati, derisi o fraintesi, tendiamo a non condividere i nostri sogni e i nostri progressi, perdendo così un supporto fondamentale.
Avere un “sherpa”, un mentore o un gruppo di alleati è indispensabile per accelerare il percorso, evitare errori inutili e rendere il processo più piacevole. Ma attenzione: è importante scegliere con cura chi ci affianca, perché non tutti sono adatti o competenti.
Come affrontare e superare i blocchi: la metafora della macchina nel buio
Per concludere, ti lascio con una metafora che amo molto e che sintetizza bene il modo giusto di affrontare i progetti. Immagina di guidare una macchina nel buio, con i fari accesi. Non puoi vedere tutta la strada davanti a te, ma illumini il pezzo successivo, passo dopo passo.
Non serve buttarsi nell’ignoto senza preparazione o senza visione: basta illuminare quel piccolo tratto di strada che ci permette di avanzare, di scoprire cosa c’è subito dopo, e così via. È un approccio comodo, sostenibile e molto efficace.
Conclusione: libera il tuo sogno dall’insoddisfazione
In questo viaggio abbiamo esplorato insieme gli 8 blocchi principali che tengono imprigionati i nostri progetti nel cassetto e le strategie per superarli con un approccio morbido, ma deciso.
La insoddisfazione che spesso accompagna i sogni non realizzati può trasformarsi in energia positiva se sappiamo riconoscere i blocchi e agire con consapevolezza.
Ricorda che ogni progetto, anche il più piccolo, è un seme che può germogliare se curato con pazienza e organizzazione. Non aspettare il momento perfetto o tutte le risorse ideali: inizia da dove sei, con quello che hai, e illumina un passo alla volta.
Se ti è piaciuto questo percorso, ti invito a condividere le tue riflessioni, a iscriverti a risorse che ti possono supportare, e a cercare il supporto giusto per te.
Il tuo sogno merita di uscire dal cassetto e di diventare realtà, con calma, con gioia e con la giusta strategia.
Ti abbraccio virtualmente e ti aspetto al prossimo articolo per continuare insieme questo cammino di evoluzione comoda.
Stay cushy, not pushy!
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La guida per la tua evoluzione comoda. Sono Psicologo-Psicoterapeuta, Trainer-Coach. Ideatore della Strategia Quietmood. Direttore del centro Quietmood di Bologna e direttore della collana BINARIO| libri x evolversi della Dario Flaccovio Editore. Autore del libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE, Flaccovio Editore, 2022
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