Oggi non ti voglio parlare della differenza tra PSICOLOGI con laurea triennale e quelli con laurea specialistica o vecchio ordinamento iscritti pertanto all’albo dello psicologo della propria regione in categorie diverse.

Bensì di alcune modalità di interpretare la professione da parte del professionista e, dal punto di vista del cliente, alcune potenziali aspettative erronee frequenti che si ha quando si pensa ad uno Psicologo. Sono discriminanti BASIC  ma ancora molto importanti da sottolineare soprattutto se sei un novizio del mondo della psicologia.

Quando alcune aspettative del cliente incontrano la risposta favorevole del terapeuta, ci troveremo di fronte a due persone PERFETTAMENTE D’ACCORDO E ALLINEATE che NON RISOLVONO NULLA.

Spesso alla parola PSICOLOGO si associano termini come ASCOLTO, COMPRENSIONE, CONSOLAZIONE.

E’ vero forse (e anche triste) che ci sia bisogno di uno specialista per ricevere questo tipo di nutrimenti emotivi, dato che sempre (forse) meno persone sanno ascoltare, comprendere e stare vicino e relazionarsi in generale nel tipo di società che abbiamo costruito.

Questo anche perché ognuno tende ad aspettarsi questi comportamenti dagli altri, in un circolo vizioso di delusione.

ma molti ignorano che NON SI PUO’ DARE CIO’ DI CUI SI HA BISOGNO.

Uno specialista può essere costoso per ricevere tutto ciò. Io vi offro un’alternativa economica:

un bel PELUCHE alla modica cifra di euro 7.99 da Ikea potrà fornirvi tutto questo.
Anche un bel CANE vero, ma sicuramente è più impegnativo.

LO PSICOLOGO che si limiti ad offrire questo non è una cura, ma una compensazione, un sostituto come lo è un peluche (ribadisco a soli euro 7.99).

se hai IL BISOGNO di coccole, l’obiettivo della terapia DOVREBBE ESSERE NON averne più BISOGNO.

lo Psicologo non dovrebbe diventare IL PADRE o LA MADRE che non hai mai avuto o che non sono stati come avresti voluto, ma instaurare una relazione di collaborazione che ti guida verso questo risultato grazie alle conoscenze e le competenze che ha acquisito.

LO PSICOLOGO poi nell’ASCOLTARE e COMPRENDERE lo dovrebbe fare in modo del tutto diverso da chi non lo fa professionalmente.  Aspettarsi di avere finalmente qualcuno che non ci contraddica e che di conseguenza sia dalla nostra parte (perché lo paghiamo) non è utile a te e può essere dannoso per il professionista.

Con questo non voglio dire affatto che non sia importante e necessario che ci sia un accordo tra (IM)paziente e terapeuta, anzi,  e alla base dell’alleanza terapeutica che permette il cambiamento, ma che sia errato approcciare una terapia con IL FINE di OTTENERE LA RAGIONE da una persona con un’autorità superiore a quella del proprio partner per esempio e poter dire:

“vedi lo sapevo che avevo ragione io!”

Questo accade più spesso di quanto si possa pensare, le emozioni sono delle forze potenti in grado di renderci ciechi di fronte a delle evidenze che da lucidi vedremmo senza sforzo.

LO PSICOLOGO è un TECNICO che dovrebbe offrire strumenti e soluzioni ed essere specializzato NEL PROBLEM SOLVING delle classi di problemi che identificano la sua professione, così come ci si rivolga ad UN AVVOCATO o un COMMERCIALISTA o UN IDRAULICO.

Per cui se soffri di DEPRESSIONE, attacchi di panico o DISTURBI ALIMENTARI o COMPULSIONI o non sai dare una direzione alla tua vita per fare degli esempi a casaccio sarà altamente probabile che non basterà uno che almeno ti capisca o ti compatisca per far si che questi problemi vengano risolti.

La differenza con gli specialisti di altra formazione è che l’aggeggio su cui intervenire lo psicologo ce l’hai attaccato al collo e si chiama TESTA.

Questo comporta la necessità che almeno una parte di te sia collaborativa con lui (anche solo una parte della tua testa, magari l’orecchio) CONTRO IL PROBLEMA che ti affligge.

PERCHE’ al termine del PROCESSO sarai stato TU ILPROTAGONISTA DEL TUO STESSO CAMBIAMENTO.