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Cosa è il disturbo d’ansia
Tutti diventiamo nervosi e agitati ogni tanto. Può capitare. Ad esempio quando abbiamo, in un particolare momento, delle difficoltà di natura pratica, anche banali e quotidiane, come bollette da pagare, un litigio con una persona, smarriamo il portafoglio o non troviamo le chiavi di casa, siamo in ritardo per un’appuntamento etc.
Per alcune persone l’ansia è così frequente e persistente che prende potere nelle loro vite.
Come puoi capire se l’ansia ha superato la soglia della normalità sfociando in un disturbo? Non è facile.
L’ansia infatti assume molte forme diverse: dagli attacchi di panico, fobie e ansia sociale e la diagnosi tra un’ansia “normale” e un disturbo ufficiale non è mai chiaro.
L’ostacolo si supera però andando oltre il concetto di normalità e patologia ma pensando che si può imparare a migliorare il rapporto con la propria ansia in modo tale che non sia fastidiosa ma che ci aiuti a fare meglio.
I 12 segnali che indicano un disturbo d’ansia
In ogni caso teniamo d’occhio questi segnali che possono indicarci che sia opportuno farci aiutare perchè più difficile riuscire a ottenere risultati da soli o meno probabile una remissione spontanea.
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ECCESSIVA PREOCCUPAZIONE
Preoccuparsi troppo per le cose di tutti i giorni. Avere persistenti pensieri ansiosi per almeno 6 mesi di tempo e quest’ansia interferisce con le attività quotidiane e si manifesta in affaticamento e stanchezza.
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INSONNIA/PROBLEMI NEL SONNO
Se ti ritrovi molto spesso ad occhi spalancati dall’agitazione e dalla preoccupazione senza nemmeno particolari situazioni problematiche da affrontare nell’immediato, è un segnale significativo di soffrire di un disturbo d’ansia generalizzato.
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PAURE IRRAZIONALI
Quando l’ansia è circoscritta ad una specifica situazione diventando distruttiva e sproporzionata rispetto ai rischi reali che si corrono. Il segnale è ancora più evidente se l’ansia agisce anche in assenza dello stimolo e ci si organizza la vita per non incontrare o affrontare l’oggetto della propria paura.
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TENSIONE MUSCOLARE
La tensione muscolare si accompagna spesso ai disturbi d’ansia, pensiamo ad esempio al bruxismo (digrignare i denti mentre si dorme). La rigidità muscolare può essere diffusa in tutto il corpo e se si è impossibilitati a scaricarla con costanza, attraverso attività sportiva per indicare un modo, rischia di diventare veramente fastidiosa e anche causa di problematiche fisiche oltre che psicologiche. Spesso si interviene sulle cause fisiche senza pensare che è stata l’ansia a generare la rigidità muscolare che si è poi trasformata in mal di schiena, cervicale etc.
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INDIGESTIONE CRONICA
L’ansia nel tratto intestinale si manifesta in sintomi quali mal di pancia, diarrea, crampi, costipazione etc. Non sempre l’ansia è collegata ai problemi di digestione ma merita osservare se questo problema può essere secondario allo stato d’ansia.
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PAURA DEL PACOLSCENICO
Se l’ansia da performance di parlare in pubblico, piccolo o grande che sia, non si allevia dopo allenamento e pratica e passate il tempo a preoccuparvi per l’eventualità che vi capiti di parlare in pubblico allora siamo in presenza di un disturbo di ansia sociale. Oltre a scatenarsi molto tempo prima di un’eventuale occasione, l’ansia prosegue anche successivamente nella ruminazione sull’auto-giudizio critico che si riversa su di sè.
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AUTO-CONSAPEVOLEZZA
Le persone con ansia sociale tendono ad avere un eccesso di attenzione su di sè, sentendosi al centro dell’attenzione, ma di un’attenzione negativa tanto che iniziano a fare esperienza di fastidiosi sintomi come sudorazione, arrossamenti, tremori, nausea e difficoltà nell’eloquio che non fanno altro che alimentare il circolo vizioso del malessere.
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PANICO
Il Panico può essere veramente terrificante. Una sensazione di profonda paura e impotenza che può durare diversi minuti con problemi alla respirazione, tachicardia, mani fredde, stordimento, svenimento, debolezza, mal di stomaco e di addome, sbalzi di temperatura etc. Chi soffre del disturbo da attacchi di panico vive nella paura di un possibile nuovo attacco sviluppando la tendenza ad evitare progressivamente le situazioni dove hanno avuto un attacco.
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FLASHBACKS
Flashback di situazioni traumatiche possono riflettersi in un disturbo post traumatico da stress che può essere considerato un disturbo d’ansia. I flashback possono esserci anche per il disturbo d’ansia sociale con immagini di situazioni di ridicolizzazione e imbarazzo.
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PERFEZIONISMO
Se ci si giudica continuamente e si è particolarmente preoccupati per la possibilità di commettere errori o scendere al di sotto dei propri ferrei standard elevati è probabile che si soffra di un disturbo d’ansia. Spesso si manifesta sotto forma di disturbo ossessivo-compulsivo. Si manifesta ad esempio nel ritoccarsi il trucco per tre ore prima di uscire fino a che non è perfetto, altrimenti si sta male.
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COMPORTAMENTI COMPULSIVI
Il pensiero e i comportamenti compulsivi diventano un disturbo quando il bisogno di completare le azioni o i pensieri, chiamati rituali, inizia a guidare la tua vita.
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INSICUREZZA
Dubbi persistenti e indecisione, cambi di decisione frequenti, che possono rivolgersi a questioni sulla propria identità chiedendosi continuamente ad esempio “sono gay?” oppure “amo mio marito come lui ama me?”. Il disturbo si manifesta quando ci si incarta in domande irrisolvibili a cui si associa la bassa tolleranza all’incertezza che trasforma la questione in un’ossessione.
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La guida per la tua evoluzione comoda. Sono Psicologo-Psicoterapeuta, Trainer-Coach. Ideatore della Strategia Quietmood. Direttore del centro Quietmood di Bologna e direttore della collana BINARIO| libri x evolversi della Dario Flaccovio Editore. Autore del libro LA VITA INIZIA NELLA COMFORT ZONE, Flaccovio Editore, 2022
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